Jon Bon Jovi: «Hillary, sarò il tuo Sinatra»
02/11/2016 - Vanity Fair
La vita rock'n'roll non gli piace: preferisce scrivere canzoni. Oggi che torna con un nuovo album, Jon Bon Jovi ci confessa il suo incubo. E il suo sogno, che ha a che fare con la Casa Bianca
A metà della nostra chiacchierata Jon Bon Jovi si alza a prendere il cellulare e tutto orgoglioso mi fa vedere una foto. Sembra fatta a una festa della prima comunione, solo che in posa ci sono lui, il presidente Barack Obama e una ragazza dai capelli lunghi: «È mia figlia Stephanie. Giovedì scorso il presidente ci ha fatto una sorpresa, è venuto al party per i dieci anni della Soul Foundation (l’organizzazione non profit che il musicista ha creato per i senzatetto, ndr)». Siamo a Londra, dove la sera prima ha mandato in delirio il pubblico del Palladium come se conoscesse da sempre i pezzi del nuovo album, This House Is not for Sale (esce il 4 novembre). È questo l’effetto che ti fa Bon Jovi: qualcosa di sicuro e affidabile, come i cori da stadio, i riff, i capelli — più sobri che negli anni ’80 —, l’allure da sexy tamarro intatta anche a 54 anni.
Mettiamo che oggi possa incontrare il se...
Bon Jovi, la maturità del rock: non amo i miei vecchi successi
01/11/2016 - Corriere Della Sera
Il nuovo disco «This House Is Not For Sale» uscirà venerdì dopo un periodo difficile per la rockstar del New Jersey: «Ma il dolore aiuta la creatività»
LONDRA - I capelli sono corti e grigi. Sul viso non c’è una ruga. I jeans attillati come una volta. Se esteriormente i cambiamenti sono limitati, dentro gli anni hanno avuto ripercussioni più marcate. Jon Bon Jovi è a Londra per presentare il nuovo album, «This House Is Not For Sale». Difficile non leggere nel titolo («questa casa non è in vendita») un riferimento alla sopravvivenza in un’industria effimera. «Gli ultimi tre anni non sono stati facili», racconta. Si commuove sul palco del Palladium, più di una volta si ferma e deglutisce. «Più analisi che un concerto», scriverà il Telegraph. Eppure le sue emozioni non stonano con lo spettacolo. Dopo anni di stadi strapieni, Bon Jovi si concede in veste diversa: un teatro raccolto, un racconto intimo, l’album, per la maggior parte sconosciuto, eseguito per intero, dal primo all’ultimo brano.
L’idea...
Rock e solidarietà, pasti gratis ai poveri da Jon Bon Jovi
18/08/2016 - Agenzia DIRE - www.dire.it
ROMA – Le belle, come le brutte, storie possono essere raccontate in tanti modi. Possibile mettere l’accento su un aspetto particolare, abbandonarsi ai soli commenti o ancora sezionarle alla ricerca della ‘porzione’ sensazionalistica. È quello che accaduto nel caso del ristorante aperto a ‘tutti’ del rocker Jon Bon Jovi. Alcuni giornali hanno raccontato che nel ristorante del noto cantante i poveri possono mangiare gratis, altri hanno puntato sul fatto che pur non pagando il conto le persone sono poi ‘costrette’ a lavare i piatti, altri si sono limitati a scrivere che sul menù i prezzi non ci sono perché il ristorante si mantiene con le donazioni.
Tutto vero ma, se si ha la pazienza di raccontarla tutta, la storia è molto più complessa e, alla fine, anche bella.
Jon Bon Jovi e sua moglie Dorothea hanno inaugurato da poco un nuovo ristorante, il ‘Soul Kitchen’, e, il locale, rientra in un progetto molto più grande che prende il nome di “Jon Bon Jovi Soul Foundation”. Al Soul, le persone meno abbienti possono gustare, è proprio il caso di dirlo, le...
Bon Jovi: trent'anni fa il boom mondiale con Slippery When Wet
17/08/2016 - Panorama
Era il 18 agosto 1986 quando arrivò nei negozi l'album che è diventato la colonna sonora di una generazione
I primi due album non erano stati esattamente un successo da classifica. La band di Bon Jovi era sì mediamente popolare soprattutto negli States, ma non era ancora riuscita a sfondare nel dorato mondo mainstream a cui evidentemente puntava con tutte le forze.
Per Slippery When Wet venne ingaggiato il produttore Bruce Fairbairn. Al mixer una certezza come Bob Rock. A completare la squadra, Desmond Child, songwriter dal toccco magico (vedi I was made for lovin' you dei Kiss), non a caso coautore di due dei brani che sono diventati la colonna sonora di una generazione You give love a bad name e Livin' on a prayer.
Senza dimenticare Wanted dead or alive, Never say goodbye e I'd die for you. Il disco della svolta di Bon Jovi arriva nel pieno dell'ondata hair-glam metal che aveva conquistato l'America e in parte l'Europa: Motley Crue, Poison, Cinderella erano i nomi forti di un genere che teneva insieme la potenza dell'hard heavy e l'orecchiabiità da FM.
Bon Jovi arriva nel 1986 con un disco che prima di ogni altra cosa è un...
Nel ristorante di Bon Jovi i poveri non pagano
17/05/2016 - Il Secolo XIX
New York - Divi del rock solidali: al ristorante di Jon Bon Jovi che ha appena aperto nel New Jersey i poveri mangiano come a Soho e non pagano il conto. Nel «Soul Kitchen» inaugurato dal cantante con la moglie Dorothea a Toms River, sulla costa atlantica devastata quattro anni fa dall’uragano Sandy, i meno abbienti si siedono a tavola e poi lavano i piatti. «Perché tutti devono poter cenare al ristorante, soprattutto in una società in cui una famiglia su cinque vive in povertà e dove un americano su sei non può permettersi il cibo», ha spiegato il musicista che ha al suo attivo vendite globali per 120 milioni di album.
Il locale rientra nel piano umanitario che Jon e Dorothea sostengono con la «Jon Bon Jovi Soul Foundation». Annessi al ristorante ci sono una scuola di cucina, una «banca del cibo» che serve i senzatetto, doposcuola per bambini a rischio e un centro di consulenza per problemi di vita quotidiana - tasse, salute, welfare - con cui si confronta una popolazione «blue collar» di 90 mila anime.
Spiega Bon Jovi, il cui prossimo album dovrebbe uscire in settembre:...